ANELLO 14

GREZZANO - LAVACCHIO - POGGIO DEI PRATI PIANI - MONTE PRATONE ( VARCO ACQUABONA ) - RISOLAIA - GREZZANO

 

- Percorso  prima su comoda stradella fra belle pinete,  poi per sentiero fra bosco ceduo. Dopo il tratto di crinale si discende sulla cresta del contrafforte fra il fosso Rampolli e il fosso Canaticce. Frequenti tratti panoramici.

- ORE: 6,30-7,00.

- ACCESSO: Grezzano, Giogo.

- DISLIVELLO: 640 m.

- CARTE: I.G.M.: Ronta.

 

                Da Borgo San Lorenzo si raggiunge LUCO DI MUGELLO (1) e da qui, per strada asfaltata ci si porta a GREZZANO (358 m.) (2). Immediatamente prima del ponte all'inizio del paesetto, si prende a sinistra una strada comunale in salita che costeggia la chiesa.

                E' possibile con breve deviazione a sinistra raggiungere la suggestiva casa colonica di LAVACCHIO (410 m.), in bella posizione panoramica, per poi ricongiungersi all'anello presso  VOLPINAIA.  Si può continuare in auto, per la strada, per circa 2 chilometri. Quando, al di sopra di una bella villetta,  appaiono di fronte, su un piccolo colle, i casolari di MARZANO, si prende a destra una stretta carrareccia (itinerario 40 CAI), che passa al di sopra di VOLPINAIA e sale nel bosco (500 m.). A un bivio si prende, in salita e a destra, un sentiero stretto lasciandone sulla sinistra un altro più ampio che prosegue in quota.  Si trascurano alcuni sentieri minori sulla destra. Si costeggia, ora in salita più dolce, dall'alto, il torrente Mandrio, e si lasciano sulla destra altri due sentieri minori, il secondo dei quali sale alla cima del MONTE VERRUCA (930 m.) (3).

                Seguendo per un po' il limite della riserva della forestale, si raggiungono le sorgenti del torrente e si giunge a una zona più spoglia. Si rientra per un breve tratto nel bosco e si esce infine sui prati  del crinale appenninico, dove passa la stradella forestale che va dal GIOGO alla Statale di Palazzuolo sul Senio.

                Presso l'innesto, dove si trova un grande cartello illustrativo della Comunità Montana Mugello - Val di Sieve, è sito il punto dove avvenne lo sfondamento della linea Gotica, nel settembre del 1944. Ci ricongiungiamo adesso all'Anello principale e prendendo a sinistra, dopo circa 500 metri si può raggiungere il PASSO DEL GIOGO (882 m.).

                Proseguendo invece  a destra lungo la stradella forestale, si tralascia il sentiero che, sempre sulla destra, attraverso un rimboschimento di abeti, sale al vicino spartiacque.

                Giunti nei pressi di una baracca in legno, si evita il sentiero che verso destra scende a RISOLAIA (itinerario 38/A CAI) e proseguendo sulla strada forestale scartiamo poco oltre il sentiero che sulla destra segue la cresta (itinerario 36/B CAI). Superata una selletta, si scende, con alcune ampie curve, fra prati con possibilità di tagliare i tornanti, ai PRATI PIANI (1030 m.) dove, sulla sinistra, arriva l'itinerario 17 CAI, seguito dall'anello principale (anche GEA), da BADIA DI MOSCHETA e PRATELLI.

                Con altre ampie curve, fra bosco di faggio, ci si avvicina alla cresta e si costeggia,  da nord, POGGIO PRATI PIANI (1030 m.) e MONTE PRATONE (1081 m.).

Presso la stradella una sorgente.

                Da una stradella forestale a sinistra, si congiunge all'anello principale (itinerario “00” CAI) l'itinerario 19 CAI da Badia di MOSCHETA. Dopo 8  Km dal GIOCO (tabelle chilometriche sui paletti forestali), in corrispondenza di un largo pianoro prativo si prende a destra, lasciando il crinale per seguire il sentiero che porta a GREZZANO.

                Si arriva in breve al varco di MANSALTO (902 m.), largo imposto), dove giunge il sentiero proveniente da POGGIO PREFETTO. Qui si tiene la destra, compiendo un'ampia curva a forcina, scendendo velocemente di quota.

                Giunti a circa 300 m. da FRASSINETA (rifugio sempre aperto attrezzato) si lascia la stradella che porta a GREZZANO  (per chi volesse continuare per questa si segnala la bella cascata del DOCCIONE) per prendere un sentiero che risale sulla pendice e che porta in breve sul crinale POGGIO ROTTO, esattamente al bivio tra i sentieri 36/A e 36/B. Si prende a sinistra e fra boschi di faggio, pini e ontani, si percorre la lunga cresta panoramica di POGGIO ROTTO, fra rocce e postazioni di guerra tedesche.

                Giunti ad una villetta si scende a sinistra per una breve stradella ove una sbarra chiude  la strada forestale. Oltrepassato CASALI (442 m.), dove è il cartello della Comunità Montana, si prosegue per RISOLAIA e da qui, attraverso MOLINO, fino a GREZZANO. Nei pressi di GREZZANO si trova il "Museo della civiltà contadina" di ERCI (segnali turistici). Si consiglia la visita per la quantità di materiale raccolto e catalogato,  relativo a tutte le attività svolte  nell'ambito della cascina di media collina del Mugello, dall'attività agricola a quella boschiva (carbonaia), dalla raccolta delle castagne alla vinificazione. Inoltre, è possibile percorrere il sentiero  forestale storico-natulistico recentemente allestito, che illustra un  vasto panorama  di tecniche selvicolturali  e di coltivazione dei boschi proprie del Mugello (da sottolineare la capanna dei carbonai, una carbonaia l'illustrazione delle principali specie di alberi e arbusti della zona).

 

(1) LUCO (308 m.). DERIVA  IL PROPRIO NOME DA "LUCAS" (BOSCO SACRO) POICHE' VI   ESISTEVA, IN EPOCA ROMANA, UN TEMPIO DEDICATO A DIANA.

NEL XI SEC. GLI  UBALDINI VI COSTRUIRONO UN CASTELLO, LOCALIZZABILE LE SUL COSTONE CHE  TERMINA SUL POGGIO DI LUCO.

  • NOTEVOLE IL GRANDE EDIFICIO DELL'EX MONASTERO (ORA OSPEDALE) CON BEI LOGGIATI. INCLUDE LA  CHIESA. DI SAN PIETRO, SORTA NEL 1086, RIFATTA PIU' VOLTE. NELL'ULTIMO RESTAURO. FURONO RIMESSE IN LUCE, SULLA FACCIATA, PARTI DELLA COSTRUZIONE ORIGINARIA. AL DI SOPRA   IL MURO MOSTRA UN RIALZAMENTO ESEGUITO QUANDO VENNE AGGIUNTO IL PORTALE RINASCIMENTALE. LA CHIESA CONSERVA  UN CIBORIO DEL XV SEC. E UNA TAVOLA DI   SANTE PACINI.

(2) VI SORGEVA UN CASTELLO (CASTRUM GREZZANI). LA CHIESA RISALE, PER LE SUE ORIGINI, AL 1086. IN STILE ROMANICO VENNE PIU' VOLTE RIFATTA E RIMANEGGIATO  CONSERVA ALL'INTERNO UN TABERNACOLO ROBBIANO.

(3) VEDI NOTA ANELLO PRINCIPALE TRATTO "PASSO DEL GIOGO - BADIA DI MOSCHETA".